Brand Marketing Image - Part 1
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"Perché io so io ... e voi non siete un cazzo" ... mutuo questa straordinaria battuta dal film il Marchese del Grillo, perché di primo acchito è ciò che mi è saltato in mente guardando queste foto estratte dai social ufficiali della Maison Trussardi.
Istintivamente mi fermerei qui, non saprei da che parte cominciare.... eppure se mi ritrovo d'innanzi alla tastiera a scriverci sopra è perché qualcosa è successo ... intendo ... che queste immagini hanno provocato qualcosa in me. Ma si dai ... non vi è mai capitato ? ... quel senso di indignazione mista ad ammirazione che di getto ti fanno esclamare "Che merda" e poi ci rifletti e pensi "Forse la Merda sono io che non capisco" .
Ad ogni modo la prima impressione vale doppio e la battuta del Marchese del Grillo ci sta proprio tutta. Chi può permettersi di sbattere in faccia ad altri professionisti "L'incuranza di successo" è perché ne ha proprio tante ... di risorse intendo.
In faccia e in barba ai tecnici che hanno infilato tanti megapixel delle nuove macchine fotografiche, in faccia e in barba ai fotografi che hanno studiato tanto su come usare bene i flash, in faccia e in barba ai Marketing Manager con le loro accurate profilazioni, in faccia e in barba ai visual merchandiser, alle mua, alle hair stylist, ai post produttori e agli editori ... Insomma in barba a tanti, ma si sa, chi può lo faccia, e basta che se ne parli.
Non sono convinto che sia tutto giusto, ma sono ancora qui a scriverci sopra, e più scrivo, più rifletto sul concetto di linguaggio, e di fatto questo scempio al "buon fare" non si discosta dal linguaggio per immagini che troviamo quotidianamente sulle pagine social di tutti i comuni social publisher mortali.
Allora facciamo una bella cosa, facciamo la prova del 9 e parafrasiamo la battuta del nobile romano :
"Perchè voi siete voi e io non sono un cazzo"
Ecco ... visto ... ci sta benissimo anche questa. Allora chiudo l'articolo qui e vado in pennica.
Sempre in tema di linguaggio :
Noi Vulgus, come non prediligere il poetico intercalare di un borgataro, all'aulico intervento di un Magister.
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